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Ottimizzazione mobile? Ci pensa Google AMP

Google testa le pagine Instant nel suo motore di ricerca…. forse una nuova rivoluzione nell’indicizzazione???

21,5 milioni, è questo il numero di italiani che ad agosto 2016 accedeva ad internet utilizzando il cellulare, un numero in continua crescita che rende inutile ribadire l’importanza dell’avere un sito mobile, e noi di Idee e Soluzioni lo sappiamo bene! Ricordate l’incontro del nostro CEO Donato Cremonesi con Vincenzo R.?

Trovate il link a fondo pagina!

Negli ultimi tempi Google ha realizzato un progetto il cui scopo è quello di rendere più facile e veloce la navigazione mobile. Come?

Utilizzando Google AMP!

No, non abbiamo sbagliato a scrivere map, come tenderà a suggerirvi Google stesso se effettuerete una ricerca organica, questo a riprova di quanto sia recente questa tecnologia.

AMP (Accelerated Mobile Pages) una piattaforma open source che consente agli utenti di vivere un’ottima esperienza di navigazione mobile, super veloce ed in grado di raggiungere pagine ottimizzate e senza dispendio di dati eccessivo.

Come funziona Google AMP?

Spesso ci troviamo di fronte a siti realizzati con CMS pesanti, lenti e che impiantano il sito nel momento in cui l’utente cerca di raggiungerlo con un dispositivo mobile.

Google AMP interviene senza modificare la pagina di interesse, bensì, ne viene costruita una differente e mantenuta in cache nelle numerosissime server farm che Google ha sparse per tutto il mondo.

Ovvero: Tramite l’uso della piattaforma AMP ci viene chiesto di inserire il codice html generato per la creazione della nostra pagina nel plug-in Amp , il plug-in stesso provvederà  a “ripulirlo” adottando diversi approcci tecnici e che privilegino la velocità,ed andrà quindi a creare una nuova pagina che risiederà sui server di Big G.

La pagina verrà quindi raggiunta in maniera veloce sfruttando la cache presente su questi server, ovvero senza scaricare fisicamente dei dati sul nostro dispositivo.

Google AMP Come ripulisce il nostro codice?

  • Limita la presenza di css e ne conterrà le dimensioni
  • ottimizza i font,
  • definisce le dimensioni di tutte le risorse (immagini, banner, iframe) in modo statico, ovvero stabilisce la loro dimensione e posizione prima che le risorse vengano scaricate
  • consente i soli script asincroni, cioè quegli elementi che ci permettono di visualizzare gli elementi della pagina perchè vengono caricati in maniera preventiva
  • Non consente alle estensioni di bloccare il rendering, ovvero il codice preavvisa che nella pagina sarà presente un elemento embeddato così che la pagina venga caricata già con lo spazio dedicato, anche se ancora privo di contenuto (ad es: il box del live stream di Twitter, Facebook o Instagram)

Così facendo Google AMP assicura una pagina super veloce non solo grazie al contenuto light ed all’approccio tecnico- architettonico, ma anche sfruttando la vicinanza del server che evita ai dati di dover “percorrere” molta strada.

Google in sostanza si crea una copia più spoglia della mia pagina, ma dallo stesso contenuto, e il SEO?

Google ovviamente privilegia il suo prodotto, quindi non vedrà come duplicato il contenuto della pagina. Nel momento in cui viene effettuata la ricerca nel browser, Google tende anzi a privilegiare i risultati di coloro che utilizzano AMP facendoli risultare in cima alla serp,.

Ricordate sempre che la prerogativa mobile influenza il ranking di indicizzazione.

Una volta aperta la pagina di interesse, il protocollo visualizzato nella barra di ricerca sarà quello di Google, ma appena sotto verrà data evidenza al dominio di appartenenza.

Potrete tenere sotto controllo il vostro traffico AMP con il tracciamento di Analytics.

Google quindi mantiene in memoria una copia della mia pagina, ma se aggiorno il suo contenuto?

Nel caso l’aggiornamento del vostro contenuto richieda una rettifica in tempi rapidi da parte di Google potrete accedere al comando necessario per comunicare a Google la presenza di una nuova pagina o per richiamare gli spider nella vostra pagina.

Come? aprite il vostro browser e digitate nella barra di ricerca il comando addurl, così facendo vi apparirà il box di interfaccia Google per inserire l’Url della pagina interessata e quindi necessario a richiamare i crawler ad aggiornare l’indice.

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