Il doomscrolling è un comportamento digitale emerso negli ultimi anni, caratterizzato dal consumo eccessivo e compulsivo di notizie negative o allarmanti sui social media e siti web di informazione.
Questo termine, coniato intorno al 2020 durante la pandemia di COVID-19, combina le parole “doom” (sventura) e “scrolling” (scorrimento), descrivendo l’atto di scorrere incessantemente contenuti negativi online.
Caratteristiche del doomscrolling
Il doomscrolling si manifesta quando una persona passa un tempo eccessivo a leggere notizie negative, spesso relative a tragedie, crisi o disastri.
Questo comportamento può diventare una sorta di dipendenza, alimentata da diversi fattori:
- Bias di negatività: Gli esseri umani tendono naturalmente a prestare maggiore attenzione alle informazioni negative, un retaggio evolutivo che ci aiuta a identificare potenziali minacce.
- Paura di perdersi qualcosa: Il timore di non essere aggiornati su notizie importanti può spingere a controllare continuamente le fonti di informazione.
- Ricerca di controllo: In periodi di incertezza, le persone possono cercare di acquisire un senso di controllo attraverso la raccolta di informazioni, anche se negative.
- Algoritmi dei social media: Le piattaforme social tendono a mostrare contenuti che generano engagement, spesso privilegiando notizie sensazionalistiche o negative.
Impatto sulla salute mentale
Il doomscrolling può avere effetti significativi sulla salute mentale e sul benessere generale:
- Aumento di ansia e depressione: L’esposizione continua a notizie negative può esacerbare sintomi di ansia e depressione.
- Disturbi del sonno: L’uso eccessivo di dispositivi digitali, specialmente prima di dormire, può interferire con il ciclo del sonno.
- Stress cronico: Il doomscrolling può aumentare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, portando a uno stato di allerta costante.
- Diminuzione della produttività: La preoccupazione eccessiva per le notizie negative può ridurre la concentrazione e l’efficienza nel lavoro o nello studio.
- Isolamento sociale: Il tempo dedicato al doomscrolling può sottrarre energie e opportunità per interazioni sociali positive.
Strategie per combattere il doomscrolling
Per contrastare questa abitudine dannosa, è possibile adottare alcune strategie:
- Limitare il tempo online: Stabilire orari specifici per controllare le notizie, evitando di farlo continuamente durante la giornata.
- Selezionare le fonti: Scegliere fonti di informazione affidabili e limitare l’esposizione a contenuti sensazionalistici.
- Praticare la consapevolezza digitale: Essere consapevoli del proprio stato emotivo durante la navigazione online e imparare a riconoscere quando è il momento di disconnettersi.
- Coltivare hobby offline: Dedicare tempo ad attività non digitali che promuovono il benessere, come l’esercizio fisico, la lettura o il contatto con la natura.
- Cercare supporto: Se il doomscrolling diventa incontrollabile, può essere utile parlarne con un professionista della salute mentale.
In conclusione, il doomscrolling è un fenomeno moderno che riflette la nostra relazione complessa con l’informazione nell’era digitale.
Mentre rimanere informati è importante, è fondamentale trovare un equilibrio tra la consapevolezza degli eventi mondiali e la salvaguardia del proprio benessere mentale.
Riconoscere i segnali del doomscrolling e adottare strategie per limitarlo può contribuire significativamente a migliorare la qualità della vita nell’era dell’informazione costante.