Doomscrolling

Il doomscrolling è un comportamento digitale emerso negli ultimi anni, caratterizzato dal consumo eccessivo e compulsivo di notizie negative o allarmanti sui social media e siti web di informazione.

Questo termine, coniato intorno al 2020 durante la pandemia di COVID-19, combina le parole “doom” (sventura) e “scrolling” (scorrimento), descrivendo l’atto di scorrere incessantemente contenuti negativi online.

Caratteristiche del doomscrolling

Il doomscrolling si manifesta quando una persona passa un tempo eccessivo a leggere notizie negative, spesso relative a tragedie, crisi o disastri.

Questo comportamento può diventare una sorta di dipendenza, alimentata da diversi fattori:

  1. Bias di negatività: Gli esseri umani tendono naturalmente a prestare maggiore attenzione alle informazioni negative, un retaggio evolutivo che ci aiuta a identificare potenziali minacce.
  2. Paura di perdersi qualcosa: Il timore di non essere aggiornati su notizie importanti può spingere a controllare continuamente le fonti di informazione.
  3. Ricerca di controllo: In periodi di incertezza, le persone possono cercare di acquisire un senso di controllo attraverso la raccolta di informazioni, anche se negative.
  4. Algoritmi dei social media: Le piattaforme social tendono a mostrare contenuti che generano engagement, spesso privilegiando notizie sensazionalistiche o negative.

Impatto sulla salute mentale

Il doomscrolling può avere effetti significativi sulla salute mentale e sul benessere generale:

  • Aumento di ansia e depressione: L’esposizione continua a notizie negative può esacerbare sintomi di ansia e depressione.
  • Disturbi del sonno: L’uso eccessivo di dispositivi digitali, specialmente prima di dormire, può interferire con il ciclo del sonno.
  • Stress cronico: Il doomscrolling può aumentare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, portando a uno stato di allerta costante.
  • Diminuzione della produttività: La preoccupazione eccessiva per le notizie negative può ridurre la concentrazione e l’efficienza nel lavoro o nello studio.
  • Isolamento sociale: Il tempo dedicato al doomscrolling può sottrarre energie e opportunità per interazioni sociali positive.

Strategie per combattere il doomscrolling

Per contrastare questa abitudine dannosa, è possibile adottare alcune strategie:

  1. Limitare il tempo online: Stabilire orari specifici per controllare le notizie, evitando di farlo continuamente durante la giornata.
  2. Selezionare le fonti: Scegliere fonti di informazione affidabili e limitare l’esposizione a contenuti sensazionalistici.
  3. Praticare la consapevolezza digitale: Essere consapevoli del proprio stato emotivo durante la navigazione online e imparare a riconoscere quando è il momento di disconnettersi.
  4. Coltivare hobby offline: Dedicare tempo ad attività non digitali che promuovono il benessere, come l’esercizio fisico, la lettura o il contatto con la natura.
  5. Cercare supporto: Se il doomscrolling diventa incontrollabile, può essere utile parlarne con un professionista della salute mentale.

In conclusione, il doomscrolling è un fenomeno moderno che riflette la nostra relazione complessa con l’informazione nell’era digitale.

Mentre rimanere informati è importante, è fondamentale trovare un equilibrio tra la consapevolezza degli eventi mondiali e la salvaguardia del proprio benessere mentale.

Riconoscere i segnali del doomscrolling e adottare strategie per limitarlo può contribuire significativamente a migliorare la qualità della vita nell’era dell’informazione costante.

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