Accessibilità siti Pubblica Amministrazione: Perché?

L’accessibilità dei siti web della Pubblica Amministrazione rappresenta oggi un requisito fondamentale per garantire servizi equi, inclusivi ed efficienti a tutti i cittadini.

In un contesto digitale in continua evoluzione, la conformità agli standard di accessibilità non solo ottempera alle normative vigenti ma apre la strada a una PA capace di dialogare realmente con ogni persona, senza barriere tecnologiche o sensoriali.

Che cos’è l’accessibilità per la PA?

L’accessibilità digitale consiste nella capacità di un sito web, applicazione o servizio digitale di essere utilizzato facilmente e pienamente da chiunque, incluse le persone con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive.

Nella PA, ciò si traduce nell’obbligo di progettare, sviluppare e mantenere presidi digitali che rispettino requisiti tecnici precisi e garantiscano pari opportunità di accesso ai servizi pubblici online.

Riferimenti normativi principali

Il quadro normativo italiano sull’accessibilità si fonda su:

  • Legge Stanca (L. 9 gennaio 2004, n. 4): punto di riferimento su cui si basano obblighi, sanzioni e parametri tecnici per le amministrazioni pubbliche.
  • Decreto legislativo 106/2018: recepimento in Italia della Direttiva UE 2016/2102 sull’accessibilità dei siti web e delle app della PA.
  • Linee Guida AgID: specificano i criteri, i parametri tecnici e gli obblighi di verifica, dichiarazione e monitoraggio periodico.
  • WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) del W3C: sono lo standard internazionale di riferimento recepito anche dalle normative italiane.

A chi si applicano queste norme?

Tutti i siti web, portali, sportelli digitali, app mobili e servizi online realizzati, gestiti o commissionati dalla Pubblica Amministrazione centrale e locale devono garantire la piena accessibilità.

L’obbligo coinvolge inoltre i concessionari di servizi pubblici, le società partecipate, le aziende sanitarie, le scuole pubbliche e i fornitori privati che realizzano software o soluzioni digitali per conto della PA.

Obblighi e responsabilità delle PA

Ogni ente pubblico è responsabile di:

  • Garantire accessibilità continuativa per ogni servizio digitale.
  • Adeguare siti, piattaforme e app agli aggiornamenti normativi e tecnologici.
  • Pubblicare e aggiornare periodicamente la “Dichiarazione di Accessibilità” per ogni singolo sito o app, attestando lo stato reale della conformità.
  • Istituire e mantenere attivi canali di feedback e segnalazione, rispondendo tempestivamente alle richieste degli utenti.

Parametri tecnici da rispettare

Per definire un sito PA “accessibile”, occorre rispettare requisiti rigorosi:

Standard di riferimento

  • WCAG 2.1 livello AA: è lo standard minimo richiesto; prevede linee guida articolate su quattro principi fondamentali: Percepibile, Utilizzabile, Comprensibile e Robusto.
  • UNI CEI EN 301549: norma tecnica europea specifica per i requisiti di accessibilità applicati al settore pubblico.

Principi WCAG e requisiti pratici

I parametri tecnici delle WCAG 2.1 AA includono:

  • Navigabilità da tastiera: ogni funzione dev’essere utilizzabile senza mouse.
  • Compatibilità con lettori di schermo e tecnologie assistive.
  • Testi alternativi completi per immagini, grafici e contenuti multimediali.
  • Contrasto cromatico ottimale per persone ipovedenti.
  • Gerarchie semantiche corrette (titoli, liste, tabelle, pulsanti ben distinti).
  • Formulari accessibili, con etichette e istruzioni chiare.
  • Gestione adeguata del focus durante la navigazione.
  • Messaggi di errore comprensibili e supporti alle operazioni di input.
  • Accessibilità anche per i contenuti dinamici (video, audio, PDF, materiali interattivi).

Strumenti e metodi di verifica

Le PA devono sottoporre i siti a controlli periodici secondo due tipologie di test:

  • Verifica tecnica: controllo manuale (o automatizzato) della conformità alle WCAG 2.1 AA e agli standard UNI EN 301549, con audit documentato.
  • Verifica soggettiva: test condotti da persone con disabilità reali, per valutare l’effettiva fruibilità del servizio in scenari pratici.

I test coinvolgono sia strumenti automatici (scanner, checker online) sia analisi con gruppi di valutazione utenti reali, evidenziando con report dettagliati le aree critiche e definendo le attività correttive da implementare.

Frequenza dei controlli e monitoraggio

Il monitoraggio dell’accessibilità va effettuato con cadenza regolare (almeno ogni 4-6 mesi suggeriti), ma sempre in occasione di rilasci di nuove funzionalità o redesign significativi del sito/applicazione.

AgID svolge inoltre monitoraggi a campione sulla base delle dichiarazioni delle PA, pubblicando annualmente i risultati e le raccomandazioni per il miglioramento.

Dichiarazione di Accessibilità siti web PA: contenuti e pubblicazione

La Dichiarazione di Accessibilità è un documento pubblico obbligatorio dove la PA attesta, per ogni sito/app:

  • Lo stato reale di conformità (completa, parziale, non conforme).
  • Le aree e funzionalità accessibili, eventuali limitazioni o eccezioni motivate.
  • La data e i risultati delle ultime verifiche tecniche e soggettive svolte.
  • I canali di contatto e il meccanismo di feedback, con tempi di risposta definiti.
  • Le modalità per attivare il Difensore Civico per il Digitale in caso di mancato riscontro da parte dell’ente entro 30 giorni.

La mancata pubblicazione della Dichiarazione di Accessibilità, l’inadempienza alle risposte agli utenti e la non conformità alle linee guida accessibilità siti pubblica amministrazione portano a precise responsabilità dirigenziali, disciplinari e, nei casi più gravi, sanzioni amministrative.

Sanzioni per inadempienza

L’articolo 9 della Legge Stanca stabilisce sanzioni per i dirigenti responsabili dell’inadempienza. Tra le conseguenze:

  • Rimproveri disciplinari e censura.
  • Impossibilità di rinnovo o revoca dell’incarico in caso di reiterata inadempienza.
  • Nullità dei contratti stipulati dalla PA con fornitori che non garantiscono l’accessibilità.

Soluzioni tecnologiche e strumenti di supporto

Per agevolare le PA nel raggiungere e mantenere la conformità, esistono:

  • Widget di accessibilità: strumenti integrabili che permettono l’adattamento istantaneo dell’esperienza utente su misura per diverse disabilità.
  • Scanner e checker: tool di analisi automatica, che individuano problemi e suggeriscono risoluzioni prioritarie, generando report dettagliati.
  • Consulenza specialistica e formazione: indispensabili per affrontare casi complessi o per aggiornare le competenze del personale interno con moduli pratici e teorici.

Vantaggi di adottare un approccio integrato all’accessibilità

Oltre a rispettare le prescrizioni di legge, l’investimento nell’accessibilità porta numerosi benefici:

  • Inclusione sociale: la PA si apre a tutti i cittadini, valorizzando il senso di servizio pubblico.
  • Efficienza amministrativa: riduzione di richieste di supporto, chiarimenti e segnalazioni grazie a piattaforme più intuitive.
  • Immagine positiva e autorevolezza: la PA accessibile viene percepita come moderna, innovativa e orientata al bene comune.
  • Aumento dell’utilizzo dei servizi digitali: la rimozione delle barriere aumenta il numero di utenti effettivi dei servizi, anche grazie alla compatibilità con mobile e tecnologie assistive.
  • Riduzione del rischio di sanzioni: un ciclo costante di audit, manutenzione e trasparenza tutela l’ente da ricorsi legali e penalità.

Come implementare l’accessibilità nei progetti digitali della PA

  1. Analisi iniziale dello stato del sito/app rispetto agli standard WCAG 2.1 AA.
  2. Formazione del personale: sviluppatori, content manager e stakeholder vanno aggiornati sulle migliori prassi tecniche e legislative.
  3. Progettazione accessibile “by design”: i principi di accessibilità vanno integrati già nelle fasi di concept, design e sviluppo.
  4. Uso di strumenti tecnologici avanzati: widget, scanner, soluzioni IA che semplificano la gestione dell’accessibilità.
  5. Test periodici (tecnici e soggettivi), con relativa documentazione e pubblicazione trasparente degli esiti.
  6. Aggiornamento e manutenzione continua, con reattività ai feedback degli utenti.
  7. Collaborazione con consulenti specialistici, in caso di siti complessi o innovativi.
  8. Redazione e pubblicazione della Dichiarazione di Accessibilità sempre aggiornata e facilmente reperibile.

L’accessibilità digitale nei siti della Pubblica Amministrazione non è un onere burocratico ma un investimento strategico, condizione imprescindibile per una PA moderna, inclusiva e realmente digitale.

Attraverso il rispetto rigoroso dei parametri tecnici (WCAG 2.1 AA), il monitoraggio costante, la formazione continua e l’impiego di soluzioni tecnologiche, le amministrazioni possono non solo evitare sanzioni ma diventare protagoniste di una nuova cittadinanza digitale, a misura di ogni utente.

Usabilità siti web pubblica amministrazione

Rendere accessibili i siti web della Pubblica Amministrazione non significa solo adempiere a un obbligo normativo, ma rappresenta un reale valore aggiunto anche in termini di usabilità.

L’adozione di criteri di accessibilità, infatti, impone scelte progettuali che semplificano la navigazione, rendono i contenuti chiari e ben organizzati, facilitano la compilazione di moduli e riducono gli errori nelle interazioni digitali.

Strutture chiare, contrasti cromatici adeguati, testi ben formattati e percorsi facilmente intuibili favoriscono una migliore esperienza d’uso non solo per le persone con disabilità, ma per l’intero pubblico, inclusi utenti meno esperti o con dispositivi obsoleti.

Implementare l’accessibilità significa quindi ottimizzare la “usabilità siti web pubblica amministrazione”, rendendo più efficienti i processi e aumentando la soddisfazione del cittadino, che troverà servizi online semplici, intuitivi e accessibili in ogni circostanza.

Factory Communication è Solution Partner di USERWAY la tecnologia n° 1 al mondo per quanto concerne l’Accessibilità Digitale.

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