Il test A/B (a volte chiamato split test) è un metodo di confronto tra due versioni di una pagina Web per vedere quale offre prestazioni migliori.
Ogni azienda proprietaria di un sito web vuole che gli utenti si convertano da semplici visitatori a lead qualificati.
La velocità con cui un sito web è in grado di farlo è il suo tasso di conversione. Misurare l’andamento di una variazione (A o B) significa misurare la velocità con cui converte i visitatori in obiettivi.
Quello che dà un migliore tasso di conversione, vince!
Tutti i siti web hanno un obiettivo, un motivo per cui esistono: i siti e-commerce, ad esempio, richiedono ai visitatori, attraverso una CTA, l’acquisto di prodotti; i blog o i giornali online vogliono che i lettori facciano clic sugli annunci o che si iscrivano agli abbonamenti a pagamento.
Perché fare l’ A/B test?
Attraverso l’ A/B test puoi determinare se la modifica dell’esperienza ha avuto un effetto positivo, negativo o nullo sul comportamento dei visitatori.
Oltre a rispondere a una domanda specifica o risolvere dei rompicapi, i test A/B possono essere utilizzati in modo coerente per ottimizzare continuamente una determinata esperienza, migliorando un singolo obiettivo come il tasso di conversione nel tempo.
Facciamo un esempio: un’azienda B2B potrebbe voler migliorare la qualità e il volume dei suoi lead di vendita dalle pagine di destinazione della campagna.
Al fine di raggiungere questo obiettivo, il team dovrebbe sperimentare l’ A/B test di modifiche al titolo, alle immagini, ai campi modulo, alla call to action e al layout generale della pagina.
È possibile testare quasi tutti gli elementi di un sito web che influiscono direttamente sul comportamento dei visitatori.
Il test A/B consente di ottenere di più dal tuo traffico esistente.
Il ritorno sull’investimento (ROI) dei test A/B può essere enorme, in quanto anche piccole modifiche su una pagina di destinazione o sul sito web possono determinare un aumento significativo dei lead generati, delle vendite e delle entrate.