In questo articolo analizziamo cos’è il Rebranding Aziendale, le diverse tipologie di Brand e quando è opportuno…. metterci mano.
Il mondo del business è un palcoscenico in continua evoluzione, dove i diversi brand competono costantemente per catturare l’attenzione dei consumatori.
In questo contesto dinamico, il rebranding aziendale emerge come una strategia cruciale per adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato e rimanere rilevanti nel tempo.
In questo articolo esploreremo nel dettaglio tutti gli aspetti che determinano un rebrand di successo.
Quando è opportuno applicare una strategia di questo tipo e come realizzarlo al meglio attraverso degli esempi di rebranding famosi.
Rebranding cos è
Può essere un’operazione molto impegnativa, che va molto (ma mooolto) oltre il commissionare un nuovo logo o svecchiare un po’ il visual.
Infatti una strategia di rebrand ha come scopo quello di trasformare e riposizionare la propria brand identity, adattandosi a nuovi scenari del mercato o cambiamenti inerenti al pubblico di riferimento.
Quindi il rebranding ha un significato molto importante per un’Azienda.
Per questo motivo, prima di parlare di rebranding, forse conviene vedere insieme molto velocemente che cosa è una Brand Aziendale e di quale elementi è costituito.
Che cos’è la brand identity?
Brand identity, o identità aziendale, è l’insieme di tutti gli elementi visibili di un marchio, come colori, design, logo, naming, stile, mood e lettering, che identificano e distinguono il brand nella mente dei consumatori.
È lo strumento di rappresentazione visiva per esprimere la personalità del marchio. racchiude tutti gli elementi visivi che danno origine all’esperienza del marchio
Possiamo dire semplicemente che è il modo in cui un marchio si presenta ai clienti. Inoltre, influenza la percezione dei clienti in ogni punto di contatto e, inconsciamente, incide sul loro pensiero e sul loro comportamento d’acquisto.
La brand identity si crea e si comunica ovunque.
Si manifesta attraverso i prodotti e servizi, con la comunicazione esterna e con i feedback dei clienti. In che modo?
Attraverso qualsiasi forma di promozione del business: dal sito web ai social media, dalla brochure ai biglietti da visita, dal logo al lettering, dalle forme ai colori, dalla campagna marketing online all’evento in store.
Quali sono gli elementi della brand identity?
Non basta un logo originale o naming memorabile, per creare un’identità aziendale è importante, innanzitutto, sapere chi sei come marchio.
Gli elementi fondamentali per creare una brand identity duratura e coerente sono: obiettivi di marketing, mission, vision, cultura e valori aziendali, posizionamento e tone of voice.
Una volta stabilito chi sei come marchio, cioè qual è la tua personalità e come vuoi parlare al tuo pubblico, arriva il momento di costruire il design che è alla base della brand identity, ovvero comunicare il tuo brand attraverso le immagini.
Quindi dal logo al naming, dalla palette di colori aziendali al font, dal sito web ai social media, dalla comunicazione esterna come il packaging fino alla brochure e ai biglietti da visita.
Tutti questi elementi fanno parte dell’immagine coordinata che dipenderà appunto dalla brand identity.
Ciò che è fondamentale è che ci sia coerenza in tutte le tue comunicazioni esterne con il cliente, online e offline.
Perché la brand identity è così importante?
L’identità aziendale è fondamentale per affermarsi sul mercato ed essere riconoscibili e competitivi.
Ma soprattutto per creare una nicchia nella mente del cliente comunicando un’identità unica e positiva.
Sei vuoi davvero avere successo con il tuo brand e con il tuo pubblico, inizia a raccontare la tua storia aziendale con semplicità e coerenza, e rendi uniche le esperienze dei clienti.
Spiegato il valor di una Brand e quali sono gli elementi che lo costituiscono è ancora più chiaro quanto possa essere impattante e delicata una strategia di Rebranding.
Come fare Rebranding? Le tipologie
Di quanto deve cambiare la tua identità aziendale? E come si fa il rebranding? Tutte domande legittime.
La verità è che, come sempre in una strategia di marketing, dipende tutto dagli obiettivi che intendi raggiungere.
Infatti potresti fare un rebranding totale o un rebranding parziale. Potresti arrivare a cambiare del tutto l’immagine aziendale e a creare ex novo una vera e propria strategia di riposizionamento.
Non farti prendere dal panico. Adesso ti aiutiamo a fare ordine tra le idee.
Prima cerchiamo di capire quando è opportuno modificare l’ immagine aziendale e la percezione che le persone hanno del tuo brand. Poi, definiremo i diversi tipi di rebranding che puoi adottare.
Quando e perché fare un rebranding
Non ci stancheremo mai di dire che questa operazione di marketing ha un impatto significativo sul modo in cui le persone percepiscono il tuo brand.
Usala con intelligenza, solo quando è davvero necessario.
Ecco, di seguito, alcuni casi in cui le aziende tendono a ricostruire la propria brand identity:
- hai lanciato nuovi prodotti che possono raggiungere target di consumatori diversi
- vuoi penetrare nuovi mercati
- vuoi rivolgerti ad un nuovo target di potenziali clienti
- le tendenze del mercato sono cambiate
- vuoi consolidare la tua presenza sul mercato
- vuoi realizzare un rebranding dei prodotti tradizionali
- il tuo logo, il packaging e la tua strategia di comunicazione sono obsoleti
- il tuo brand è stato associato a emozioni e sensazioni negative.
Una volta definito l’obiettivo della strategia di rebranding, puoi decidere che cosa fare.
Ad esempio, puoi rinnovare il logo o il design del sito web per comunicare una nuova immagine, più moderna e al passo con i tempi.
Puoi migliorare il tono di voce e puoi aprire un nuovo canale sui social network, dove troverai il tuo target di utenti.
Ma no, il rebranding non si limita solo alla comunicazione: può coinvolgere anche come la tua azienda è posizionata sul mercato.
Ad esempio, puoi riposizionarti anche offrendo nuovi prodotti o servizi, o sfruttando nuove tecnologie per migliorare la brand experience.
Processo di rebranding: quanto puoi stravolgere la tua brand identity?
Ci sono diversi modi di condurre questa delicatissima operazione di marketing. Te li descriviamo subito:
- Rebranding totale: si parla di rebranding totale quando c’è un cambiamento importante negli elementi che distinguono il tuo brand: logo, naming, ma anche marketing e sales strategy;
- Rebranding parziale: consiste in una modifica di singoli aspetti, per migliorare la percezione del brand da parte dei consumatori. Per esempio, rivedendo solo il layout del packaging o apportando piccole modifiche al logo;
- Rebranding evolutivo: si sceglie questa soluzione quando il brand si è evoluto rispetto al passato. Consiste nel modificare logo e pay off, per descrivere meglio la nuova identità;
- Rebranding rivoluzionario: siamo di fronte a un cambiamento di rotta evidente, che può portare i brand addirittura a scegliere nuovi nomi e nuovi loghi;
- Rebranding proattivo: si fa quando un’azienda vuole conquistare nuovi mercati, crescere o migliorare la sua immagine;
- Rebranding reattivo: è una reazione a un evento negativo, ad esempio uno scandalo, una pubblicità negativa, uno shitstorm sui social, un calo delle vendite.
Rebranding esempi famosi
Ci sono stati dei casi di brand che già hanno fatto la storia del marketing. Conosci quelli che ti stiamo per raccontare?
La mela di Steve Jobs
Un noto esempio di rebranding riguarda Apple. Nel 1976 il logo era piuttosto elaborato e raffigurava Isaac Newton seduto sotto l’albero.
Nel ’77, Steve Jobs commissionò un logo nuovo, più semplice. Così è nata l’iconica mela che all’inizio era a bande colorate.
Una successiva modifica ha portato Apple a scegliere una versione monocromatica della mela, comunicando il mood di un’azienda tecnologica, lineare, moderna.
AirBnb
Anche Airbnb ha effettuato uno stravolgimento del suo logo già dal 2014. La “A” stilizzata del Brand suggerisce una sorta di legame tra le persone e il mondo.
Anche il tone of voice e i contenuti del sito, incentrati più su uno storytelling coinvolgente, si sono trasformati per trasmettere agli utenti un senso di familiarità e di un mondo a portata di click.
Facebook diventa Meta
Uno dei più recenti rebranding riguarda il colosso dei social media Facebook. Da qualche tempo infatti Zuckerberg, dopo aver acquisito anche Instagram e Whatsapp, ha trasformato il naming della sua azienda in Meta.
Questa nuova identità aziendale che rimanda al concetto di metaverso, suggerisce già un cambiamento radicale e rivoluzionario nel modo di interagire.
Burger King
Un ritorno al passato il brand di fast food Burger King. Il suo, oltre che essere un cambiamento grafico è stato un rebranding totale che ha riguardato tra le tante cose anche la comunicazione online e offline, il packaging dei prodotti e le divise dei dipendenti.
La strategia di Burger King ha come scopo quella di trasmettere un ritorno al passato, un punto di vista più genuino in cui la qualità dei prodotti è più importante della velocità di servizio tipica dei fast food.
Coca Cola e il flop della New Coke
Un altro esempio famoso ma non proprio positivo è il flop di Coca Cola, che nel 1985 ha cambiato la formula della bibita lanciando la New Coke.
Da 15 anni, il competitor Pepsi continuava ad erodere il mercato di Coca Cola.
Un famoso test dell’assaggio aveva dimostrato che, coprendo i marchi, la maggior parte dei consumatori preferiva il gusto di Pepsi.
Così, dopo 99 anni, Coca Cola decide di lanciare una nuova formula.
Si sollevò un’ondata di proteste da parte dei consumatori che indusse l’azienda a ritirare la New Coke dal mercato dopo 79 giorni.
In compenso, rilanciarono la Coca Cola Classic. Un aggettivo che è bastato a conquistare definitivamente l’affetto dei consumatori e a distaccare il competitor.
Ma tu hai davvero bisogno di un rebranding?
Come abbiamo visto, il rebranding può essere un’ottima scelta per le imprese che vogliono rinnovarsi e mantenere la loro competitività sul mercato.
Fare rebranding è un’operazione delicata, che può cambiare la percezione del brand da parte dei consumatori.
Per evitare flop, è necessaria una pianificazione attenta e una strategia ben definita per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Se non sei sicuro al 100% di dover cambiare l’immagine della tua azienda, o se non sai quale tipologia di rebranding fa per te, chiedi una consulenza a Factory Communication.
L’agenzia è esperta in strategie di marketing e comunicazione e può aiutarti a trovare le soluzioni davvero in linea con i tuoi obiettivi, per fare rebranding con successo.