12.000 satelliti per conquistare la terra. Che impatto avranno sul nostro Business?

In un mondo in continua evoluzione la strategia dell’azienda deve considerare molteplici nuovi fattori.

Parto, come sempre, da uno “spunto” che mi ha incuriosito, affascinato oppure, come in questo caso… preoccupato.

La notizia a cui faccio riferimento è questa: Elon Musk conquista la terra con Starlink

In soldoni Starlink la creatura di Elon Musk ha inviato i primi 60 satelliti in orbita sulla terra, con l’obiettivo primario di “fornire una vasta gamma di servizi a banda larga e di comunicazione per gli utenti residenziali, commerciali, istituzionali, governativi e professionali a livello mondiale”.

Chiaramente questo obiettivo verrà raggiunto, solo quando sarà realizzata la copertura totale del pianeta che richiede ben 12.000 satelliti.

La costellazione Starlink dovrebbe essere ultimata entro il 2020. Cioè domani!!!!

Come sempre, il mio approccio alla notizia, verte su problematiche di strategia e di business.

Come prima cosa, è giusto presentare brevemente chi è Elon Musk. Per semplicità evito di esplicitare l’incarico in Azienda:

  • Fondatore di Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), cioè la società che ha l’incarico di portare in orbita i satelliti;
  • Co-fondatore di Tesla, che tutti conosciamo. Auto elettrica a guida autonoma;
  • Co-fondatore di Neuralink, uno dei progetti più recenti di Elon Musk che ha come mission quella di connettere il cervello delle persone con i computer 😢
  • Presidente di SolarCity, azienda che progetta, finanzia e installa sistemi di energia solare negli Stati Uniti;
  • Fondatore di The Boring Company, società che ha come obiettivo quello di creare tunnel sotto le città per il trasporto veloce di autoveicoli;
  • Co-fondatore di PayPal, che probabilmente non ha bisogno di presentazione;
  • Co-fondatore di OpenAI, organizzazione non profit di ricerca sull’intelligenza artificiale;
  • Ha inoltre proposto un sistema di trasporto super veloce conosciuto come Hyperloop.

Secondo ForbesElon Musk nel dicembre 2016 era alla 21ª posizione nella lista delle persone più potenti del mondo. A maggio 2019, risulta al 51º posto della lista delle persone più ricche del mondo, grazie ad un patrimonio di 20,3 miliardi di dollari.

Quello che potrebbe generare Starlink, dal punto di vista sociale oppure scientifico, non rientra nelle mie competenze e quindi evito di esprimermi.

Mi sono posto delle domande a cui non mi azzardo dare risposte:

  1. L’orbita è già piena di detriti di astronavi, satelliti, razzi etc. Che cosa potrebbe succedere se uno o più di questi 12.000 satelliti in orbita dovesse entrare in collisione con i detriti spaziali? Per quello che so, se dovesse precipitare verso la terra, l’impatto con l’atmosfera dovrebbe disintegrare il tutto. Ma quali sono gli effetti secondari?
  2. In italia, come in altre nazioni, siamo sensibili alla nostra privacy. Una rete di questo tipo renderebbe Starlink come fornitore principale di connettività. Tutti i dati sarebbero in mano ad una sola persona o meglio azienda. Quali sono le implicazioni?
  3. Elon Musk è anche Co-fondatore di Neuralink che, come detto, sta sviluppando una connessione tra cervello e computer. Faremo upload e download tramite cervello? Scusate forse questa più che altro è una battuta, ma il quadro complessivo risulta comunque, personalmente, inquietante.
  4. Che cosa succede se i 12.000 satelliti vengono equipaggiati con telecamere ad alta definizione?
  5. Quale sarà la relazione tra Starlink e Governi, Corpi Militari ed Intelligence?

Avrei altre mille domande, ma credo che queste siano già più che sufficienti.

Ed ora veniamo ad un’analisi strategica e di business.

Confido che i tempi di realizzo della costellazione Starlink, siano simili al piano industriale di Tesla. Cioè in ritardo!

Questo ci darebbe ancora un paio di anni di relax.

Supponiamo che tra cinque anni Starlink abbia completato il posizionamento dei satelliti nell’orbita terrestre.

Inevitabilmente affiorano alla mente alcune nuove domande:

  1. Quale sarà la relazione con i fornitori di connettività tradizionale via cavo?
  2. Quale sara, ad esempio, il futuro di Eolo, azienda che sta facendo importanti investimenti a livello nazionale per offrire connettività?
  3. Come verranno stravolti i business delle piccole grandi aziende nazionali che si occupano di connettività?
  4. Tutti coloro che vorranno saranno dotati di un ricevitore, chiamiamolo modem, fornito da Starlink?
  5. Chi si occuperà dell’installazione e manutenzione?
  6. Chi garantirà i dati?
  7. Il potere sarà nella mani di chi eroga servizi oppure di chi trasporta i dati?
  8. Quale sarà la ricaduta positiva o negativa per le aziende italiane?
  9. Quali saranno gli accordi con grandi corporation come Google o Amazon (vedi punti 10 e 11)?
  10. È ormai notizia diffusa che Amazon in primis, ma anche altre aziende, stanno testando la consegna a domicilio tramite drone. Immaginiamoci un accordo tra Starlink ed Amazon che cosa genererebbe? Probabilmente il servizio Amazon diventerebbe ancora più capillare e preciso e non avrebbe più bisogno di migliaia di fattorini che consegnano la merce 😔!
  11. Non esiste solo Amazon. Pensiamo a Google e al suo e-commerce integrato, che prende il nome di Google Shopping. Potrebbe fare un accordo con Tesla, altra società di Musk, che potrebbe realizzare un furgone con guida autonoma, per la consegna delle merci. Player diverso stesso risultato del punto precedente 😔.

Il mio obiettivo è dare un punto di partenza per verificare o ripensare il business delle nostre aziende sulla base di queste domande.

Provo a scrivere brevissime riflessioni. Spero di poter fornire qualche spunto interessante.

Come sempre, ogni piccola o grande rivoluzione, porta con se anche delle opportunità.

  1. Probabilmente nascerà una rete di installatori locali o nazionali, che si occupa di installare il modem Starlink. Personalmente, se avessi una società IT, oppure fossi un installatore elettrico, inizierei ad informarmi.
  2. Se i satelliti saranno equipaggiati anche con fotocamere ad alta definizione, potrà essere integrato o rivisto anche l’intero rilievo topografico della terra. Rilevate o svelate anche tutte quelle informazioni oggi sconosciute. Questo potrebbe portare allo sviluppo di nuovi servizi. Facendo una battuta direi che in Italia, questi dati, verrebbero utilizzati per predisporre un nuovo condono edilizio 😳

Generalmente nei miei articoli parlo di soluzioni e strategia, partendo da alcune domande specifiche.

In questo caso le domande sono veramente tante e purtroppo, sono riuscito a darmi poche risposte.

Non mi vengono altri spunti di business, ma mi riprometto di aggiornare l’articolo il prima possibile.

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