Il cloaking è una tecnica di SEO black hat che consiste nel presentare contenuti diversi ai motori di ricerca rispetto a quelli mostrati agli utenti reali.
Questa pratica è considerata ingannevole e viola le linee guida dei principali motori di ricerca.
Come funziona il cloaking
Il cloaking può essere implementato in diversi modi:
- Rilevamento dell’indirizzo IP o dello user agent per identificare i crawler dei motori di ricerca
- Utilizzo di testo nascosto visibile solo ai motori di ricerca
- Presentazione di contenuti HTML ai motori e Flash agli utenti
- Reindirizzamenti nascosti
L’obiettivo è ingannare i motori di ricerca mostrando loro contenuti ottimizzati per il ranking, mentre gli utenti vedono pagine diverse.
Rischi e conseguenze
Il cloaking comporta gravi rischi:
- Penalizzazioni severe da parte dei motori di ricerca, inclusa la rimozione completa dall’indice
- Crollo del traffico organico, fino al 90% in alcuni casi
- Danni alla reputazione del sito e del brand
- Difficoltà nel recuperare posizioni e fiducia dei motori di ricerca
- Possibili conseguenze legali in caso di contenuti ingannevoli
Come posso riconoscere se un sito sta utilizzando il cloaking
Per riconoscere se un sito sta utilizzando il cloaking, ci sono diversi segnali e metodi che puoi utilizzare:
Segnali visibili
- Reindirizzamenti insoliti e irrilevanti verso siti web di bassa qualità
- Keyword stuffing (sovraccarico di parole chiave) nel contenuto
- Contenuto incoerente rispetto ai title tag e alle meta descrizioni mostrate nei risultati di ricerca
- Impossibilità di trovare nella pagina lo snippet in grassetto mostrato nei risultati di ricerca
- Contenuto scritto male o poco rilevante
- Eccessivi pop-up e pubblicità sospette
Metodi di verifica
- Confronta la versione cache di Google con quella mostrata agli utenti
- Utilizza diversi browser e dispositivi per accedere al sito e confronta i contenuti
- Usa strumenti come Google Search Console per vedere come Googlebot visualizza le pagine
- Confronta le sezioni della pagina tra diversi browser per rilevare differenze contestuali
- Verifica se il contenuto cambia in base all’indirizzo IP o allo user agent
Strumenti utili
- Cloaking Checker di Sitechecker: analizza le differenze tra il contenuto mostrato ai bot e agli utenti
- SEO Cloaking Checker di Bruce Clay: confronta la visualizzazione tra diversi motori di ricerca e browser
Ricorda che la presenza di uno di questi segnali non è prova certa di cloaking, ma può indicare la necessità di indagare ulteriormente.
Un’analisi approfondita e l’uso di strumenti specifici possono aiutare a identificare con maggiore certezza l’utilizzo di tecniche di cloaking su un sito web.
Perché evitare il cloaking
Nonostante possa sembrare allettante per ottenere rapidamente posizioni elevate, il cloaking è una pratica da evitare per diversi motivi:
- Viola le linee guida etiche della SEO
- Fornisce una pessima esperienza utente
- I benefici sono solo temporanei
- I rischi superano di gran lunga i potenziali vantaggi
- Esistono tecniche SEO etiche e sostenibili per ottenere risultati
In conclusione, il cloaking è una tecnica rischiosa e controproducente.
È sempre consigliabile puntare su strategie SEO trasparenti e incentrate sulla qualità dei contenuti per costruire una presenza online solida e duratura.