Essere primi su Google: attenti alle fregature!

Tastiera di un computer portatile. In over all'immagine il campo di ricerca di Google

Negli ultimi anni ho incontrato tantissimi Imprenditori ed una delle richieste più frequenti era “vogliamo essere primi su Google”.

Se sei arrivato a questo articolo probabilmente hai digitato una di queste parole chiave:

  • come diventare primi su google
  • come essere tra i primi risultati di google
  • essere in prima pagina su google
  • apparire tra i primi risultati di google
  • come essere visibili su google

Mi occupo di consulenza SEO da diversi anni, è un argomento che mi ha affascinato e catturato fin da subito. Forse perché amo la matematica.

Ebbene si, oggi quando parliamo di SEO parliamo di semantica, intelligenza artificiale generativa…. ma alla base di tutto ci sta sempre la matematica e la statistica.

Recentemente il termine SEO ha assunto una nuovo significato passando da Search Engine Optimization a Search Experience Optimization.

Google ribadisce costantemente che l’elemento fondamentale alla base dell’indicizzazione è il valore del contenuto pubblicato.

Per questo motivo, negli ultimi mesi, il motore di ricerca ha intrapreso una caccia ai contenuti generati con la AI. Interi siti web sono stati rimossi dai risultati dei motori di ricerca.

Essere primi su Google: attenti alle fregature

Se sei un imprenditore e stai decidendo di rifare il tuo sito web o realizzare la tua Strategia SEO, ti consiglio di leggere questo paragrafo.

Posizionarsi primi su Google non vuol dire solo fare ottimi contenuti ed intercettare le ricerche effettuate dagli utenti.

Vuol dire, prima di tutto, vincere sui nostri competitor dal punto di vista SEO.

Se ora ti chiedessi: dimmi 5 nomi dei tuoi competitor, tu cosa faresti?

Mi elencheresti i nomi delle aziende o attività che conosci.

Realtà che negli anni ti “hanno portato via i clienti”.

Aziende che vendono il tuo stesso prodotto o servizio.

Aziende che, ogni giorno, fanno pubblicità su Google, la carta stampata, i social.

Ecco i tuoi competitors SEO possono essere tutt’altra cosa.

Ad esempio potresti scoprire che, per determinate parole chiave, il tuo maggiore competitor è un blogger. Non vende i tuoi prodotti ma vive di pubblicità.

esempio di ricerca effettuato su Google, per la keyword "prima posizione su google"

Prima posizione su Google: di che cosa?

Ritengo fondamentale sfatare alcuni miti, perché troppo spesse leggo pubblicità che dichiarano “primo posto garantito su Google!”

  • Primo di che cosa? Di tutto il sito, di una pagina oppure di un prodotto?
  • Per quante parole chiave: 1, 10…. 100?
  • Per quanto tempo: 1 giorno, 1 mese oppure per sempre?

Credo che non esista sito al mondo al primo posto su Google per tutte le sue pagine e per tutte le sue parole chiave. Alcune volte, le stesse pagine di Google, che spiegano Google, si trovano in seconda e terza pagina.

Sostanzialmente possiamo dire che possiamo comparire primi su Google per alcuni contenuti del nostro sito internet.

Mi spiego meglio e cerco di farlo con qualche esempio.

Apparire primi su Google

Supponiamo che la tua azienda si occupi della produzione e vendita di arredamento per uffici.

Per semplificarci la vita, diciamo che il tuo catalogo è costituito da 500 prodotti.

Durante uno dei nostri meeting abbiamo visto come sia impossibile posizionarsi sui motori di ricerca per tutti i prodotti.

Abbiamo quindi deciso di spingere la vendita dei 50 prodotti che hanno la maggiore marginalità.

Questi 50 prodotti fanno parte di 2 macro famiglie:

  • Scrivanie da ufficio
  • Tavoli da riunioni

Bene ora vediamo quali attività dobbiamo fare per posizionare 1 prodotto su Google. Hai capito bene… non tutti e 50 i prodotti. Solo 1.

Abbiamo scelto di posizionare il tavolo da riunioni.

Se eseguiamo una ricerca utilizzando la query “tavolo da riunioni” Google ci avvisa che sono disponibili circa 5.780.000 risultati 😅.

Saltando gli annunci sponsorizzati troviamo questa schermata.

Risultati sulla SERP di Google inerenti la query di ricerca "tavolo da riunioni"

Ora dobbiamo capire come posizionare il nostro prodotto su Google.

Proviamo a verificare se e quanti competitors abbiamo per le parole chiave inerenti al “tavolo da riunioni”.

Per eseguire questa verifica puoi utilizzare il tool gratuito “Strumento di pianificazione delle parole chiave” che trovi su Google ADS.

Di seguito una ricerca partendo dalla nostra query di riferimento.

Informazioni che possiamo ottenere tramite Google ADS ed inerenti la query di ricerca "Tavolo da riunioni".
Google ADS ci consente di ottenere tantissime informazioni. Quelle più importanti sono la  media di ricerche mensili, le modifiche su base trimestrale e la concorrenza

Google ADS ci consente di visualizzare tantissime informazioni.

Quelle più importanti sono:

  • Media di ricerche mensili: indica mediamente quante volte è stata utilizzata la query dagli utenti
  • Modifica trimestrale (e volendo annuale): indica la variazioni nel tempo. È una informazione estremamente importante perché indica il trend di ricerca su è in crescita, oppure in fase calante.
  • Concorrenza: forse uno dei parametri più importanti. Indica se quella chiave è utilizzata dai nostri competitor SEO nei loro contenuti. Come puoi vedere tutte le query hanno un’elevata concorrenza.

Tutte queste informazioni sono estremamente utili per capire se investire sulla query oppure no.

Se vuoi realizzare una campagna a pagamento con Google ADS le ultime due colonne ti consentono di capire quanto potrebbe costare un “click” fatto da un utente su un tuo contenuto sponsorizzato.

Ora non voglio dilungarmi sulla strategia da utilizzare per scegliere la parola chiave.

L’obiettivo di questo articolo non è spiegare come impostare la strategia SEO, ma capire che il posizionamento si può fare per specifiche parole chiave.

Quale keyword utilizzare per arrivare primi su Google?

Immaginiamo di aver scelto “tavolo da sala riunioni”.

A questo punto andremo a personalizzare il testo del nostro prodotto focalizzandolo sulla keyword principale “tavolo da sala riunioni”, inoltre cercheremo di inserire qualche keyword secondaria.

Sottolineo “cercheremo” perché un testo non può essere riempito da Keywords perché rischiamo di incorrere in quello che è definito keyword stuffing.

Volendo puoi utilizzare anche i TAG SEO delle immagini per aggiungere testo e keywords al tuo prodotto.

Se vuoi approfondire questo argomento leggendo SEO immagini: la nostra check list in 8 punti.

Bene… abbiamo fatto un ottimo lavoro e poco per volta il nostro contenuto si posiziona su Google fino a raggiungere la 1° pagina.

Felicissimi del risultato ottenuto eseguiamo una ricerca utilizzando la query “tavoli riunioni per ufficio” ma il nostro prodotto non c’è 🥲perché è stato posizionato per l’altra parola chiave.

Spero di essere riuscito a spiegare perché “essere primi su Google” è un’espressione che non ha senso, se non è riferita a specifiche parole chiave.

Se hai bisogno di ispirazione puoi anche provare a chiedere aiuto a ChatGPT chiedendo di realizzarti una tabella con le keywords da utilizzare per realizzare le descrizioni dei tuoi prodotti.

Essere primi su Google: conclusioni

“Essere primi su Google” è spesso l’obiettivo principale di molte aziende che desiderano aumentare la loro visibilità online e, di conseguenza, il loro traffico e le loro conversioni.

Tuttavia, come hai visto, questa affermazione non è così semplice come sembra a prima vista. Il posizionamento su Google dipende da una serie di fattori, tra cui la qualità del contenuto, la concorrenza delle parole chiave e la strategia di ottimizzazione del sito web.

Una delle chiavi per raggiungere il successo su Google è la ricerca e l’analisi delle parole chiave.
Non si tratta solo di essere primi su Google in generale, ma di essere primi per le parole chiave pertinenti al proprio business.
Questo significa comprendere il comportamento di ricerca del proprio pubblico di riferimento e creare contenuti che rispondano alle loro domande e alle loro esigenze.

Inoltre, è importante monitorare costantemente le prestazioni del proprio sito web e apportare eventuali ottimizzazioni necessarie.
Questo include l’analisi dei dati di Google Analytics e Google Search Console per comprendere quali pagine e parole chiave stanno generando traffico e conversioni, nonché l’ottimizzazione tecnica del sito web per garantire una buona esperienza utente e una facile indicizzazione da parte dei motori di ricerca.

Infine, è essenziale mantenere un approccio etico e sostenibile alla SEO. Ciò significa evitare pratiche scorrette come il keyword stuffing o l’acquisto di link, che potrebbero danneggiare la reputazione del proprio sito web agli occhi di Google e degli utenti.

In conclusione, essere primi su Google è un obiettivo raggiungibile, ma richiede impegno, strategia e costante monitoraggio.
Concentrarsi sulle parole chiave pertinenti al proprio business, creare contenuti di qualità e ottimizzare costantemente il proprio sito web sono passi fondamentali per raggiungere e mantenere una posizione di rilievo sui motori di ricerca.

Essere primi su Google: approfondimenti

Se vuoi approfondire queste tematiche puoi anche leggere questi articoli

Condividi su