Come impatterà sulla SEO il mobile-first indexing di Google?
Se possiedi un sito web aziendale, negli ultimi giorni avrai sicuramente ricevuto una mail da parte di Google Search Console che riporta il messaggio: mobile-first indexing enabled for (…). Niente panico, non si tratta di un virus all’interno delle tue pagine web e nemmeno di un messaggio di spam: Big G ti sta semplicemente avvisando che da quel momento in poi il tuo sito web verrà misurato principalmente secondo l’esperienza degli utenti mobile.
Il progressivo rilascio del mobile-first è cominciato il 18 dicembre 2017 e, almeno in Italia, è oramai giunto nel suo vivo. Ma questo cambiamento avrà delle conseguenze a livello SEO? La risposta è sì. Andiamo a vedere insieme come il mobile-first indexing impatterà sul tuo posizionamento organico.
Perché il mobile-first? Numeri in Italia e nel mondo
Prima di comprendere meglio l’impatto che questa modifica di algoritmo avrà sul tuo sito web, facciamo una dovuta premessa. Secondo Digital in 2018, la ricerca a cura di We are Social in collaborazione con Hootsuite, gli utenti attivi internet sono oltre 4 miliardi, di cui 3,7 miliardi sono utenti mobile.
In Italia cambiano i numeri, ma non la situazione. Si stima che su un numero di utenti unici internet di oltre 43 milioni, ben 30 di essi si connettono da dispositivi mobile.
Questi dati dimostrano che gli smartphone stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nelle vite di tutti noi: siamo costantemente iper-connessi. Lavoriamo smart e navighiamo in qualsiasi momento e luogo. Internet è diventato la nostra enciclopedia portatile e cerchiamo davvero la qualunque: da dove mangiare sabato sera fino a curiosità di qualsiasi tipo.
Il mobile è il presente ed il futuro e Google non poteva non adattarsi, per questo ha introdotto il mobile-first indexing: un cambiamento atto a favorire l’indicizzazione ed il posizionamento dei siti web responsive, ovvero quelli che si adattano a qualsiasi dispositivo. Questo cambiamento porterà, ovviamente, ad un brusco calo nel posizionamento di tutte quelle pagine web difficilmente consultabili da mobile con una conseguente diminuzione di visite uniche e potenziali lead.
Cosa cambia con il mobile-first indexing?
Tutti coloro che hanno scelto una soluzione responsive non dovrebbero avere problemi perché il codice utilizzato ed i contenuti inseriti sono i medesimi. L’unica azione da intraprendere è quella di gestire la priorità di visualizzazione su dispositivi mobile.
Al contrario, per quelle aziende che hanno scelto una soluzione che prevede due versioni (una mobile ed una per PC) è necessario che nella prima siano presenti tutti i contenuti ed i dati strutturati inseriti nella versione desktop. Infine, chi non ha pensato a sviluppare un sito web adattabile a dispositivi quali smartphone e tablet, verrà fortemente penalizzato.
Quindi cosa fare?
Ovviamente dovrai adattare il tuo sito web al mobile-first, quindi attivare una ristrutturazione dello stesso studiandolo prima di tutto in un’ottica di semplice usabilità da mobile (ma tenendo comunque conto degli utenti desktop).
Per verificare se il tuo sito è già pronto per la rivoluzione mobile-first, dovrai accedere a Search Console con il tuo account e password.
Basterà entrare nella sezione relativa all’usabilità sui dispositivi mobili e controllare gli eventuali errori che appaiono nelle pagine web del sito aziendale. Qualora vi fossero è necessario risolverli per evitare che essi influiscano negativamente sul posizionamento SEO.
La rivoluzione mobile-first è già qui
Con la Search Engine Optimization non si scherza. Ciò che ti porterà visite, lead e guadagni costanti sul medio-lungo periodo è proprio la SEO, per questo hai bisogno di allinearti alla rivoluzione mobile-first quanto prima: le penalizzazioni di Google non si fanno certo aspettare. Contattaci per sapere come!
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