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Professione web copywriter. Il mestiere di scrivere presso un’Agenzia Marketing e Comunicazione.

Giulia Scesa copywriter
Giulia Scesa copywriter

Il mestiere di scrivere presso un’Agenzia Marketing e Comunicazione. Professione web copywriter.

Da grande voglio fare la Copy. Scrive la nostra collega Giulia, web copywriter presso l’Agenzia.

Factory CommunicationAgenzia Marketing e Comunicazione 3.0 in cui lavoro sa quanto sia importante la comunicazione in tutte le sue sfaccettature. E comunica in tanti modi. Lo fa con le immagini, lo fa con i video e lo fa con le parole.

Ed è con le parole che entro in gioco io, Giulia, una 25enne milanese, che da grande voleva fare la copy ed ha già realizzato il suo desiderio.

Lavorare in un’agenzia 3.0 come la nostra è una giostra di emozioni.

Nervi saldi, mente aperta, pazienza, spirito di collaborazione, un pizzico di follia e tanta passione sono i requisiti, che non devono mancare nel curriculum personale di un creativo.

Ogni giorno infatti affronto diverse richieste da parte di Clienti, appartenenti agli ambiti più disparati.

Devo essere versatile, porre sempre la massima attenzione per i dettagli. Devo saper scrivere con intelligenza e con creatività.

Una web copywriter infatti non deve soltanto saper scrivere bene. Deve saper arrivare al cuore e alla mente delle persone. E fare i giochini con le parole non basta.

In Agenzia siamo come una grande famiglia. Ognuno ha il suo ruolo, ma non manca occasione di sostenerci a vicenda ed arrivare al risultato prestabilito.

Quando si ha lo stesso obiettivo e la stessa passione, la meta è la stessa.

E non si molla, finché non si raggiunge.

Affiatamento, lavoro di squadra e aggiornamento continuo: da noi in Agenzia non ci si ferma mai e ogni traguardo è un nuovo punto di partenza verso una nuova sfida.

Il nostro Pay Off? Noi Troviamo Clienti ai Nostri Clienti.

Se anche tu, proprio tu, che stai leggendo questo articolo vorresti fare un lavoro affascinante come il mio e ti stai chiedendo quali sono i passi che devi compiere per raggiungere il tuo obiettivo, ecco io ti posso aiutare.

Forse hai fatto una scuola oppure il tuo è un talento puro, ma anche tu hai l’esigenza di “venderti” cioè di presentarti nel modo giusto affinché un’Agenzia come Factory Communication, abbia la voglia e l’interesse di organizzarti un colloquio.

E quindi per prima cosa devi pensare ad un Pay Off di te stesso. Cos’è un Pay Off? È una frase che racchiude e riassume quello che sei, la tua essenza.

Web copywriter: cosa vuol dire comunicare nel modo giusto?

La comunicazione è alla base di tutti i rapporti. Ogni giorno comunichiamo in tanti modi diversi. È attraverso le parole che raccontiamo una storia o un evento che ci è capitato. Le parole scatenano emozioni e reazioni in ognuno di noi.

Delle parole non potremmo mai farne a meno.

Sin dai tempi dei primitivi, l’uomo ha avuto bisogno di comunicare con i propri simili per stabilire con loro una relazione. Non esiste infatti cultura umana senza comunicazione.

Oggi giorno, nonostante siamo invasi di mezzi di comunicazione, le persone o, nel nostro caso, alcune Aziende che abbiamo incontrato, non gli danno la giusta importanza.

O meglio: non danno il giusto peso alla pianificazione della comunicazione.

Factory Communication invece lo fa e lo fa bene. Mette al centro di tutto il Cliente, il prodotto e capisce dove agire.

Ma per arrivare ad un buon risultato. Ci vuole un ottimo punto di partenza.

Web Copywriter dall’esigenza alla realizzazione

Per noi l’incontro con il Cliente infatti è fondamentale, per capire quali sono gli obiettivi da raggiungere.

Da qui la realizzazione del brief.

Un buon brief, chiaro ed esaustivo, è sempre alla base di un buon progetto. Qualunque esso sia: una locandina, un manifesto, un catalogo, un sito internet o una campagna pubblicitaria.

I nostri account realizzano questo documento, che sintetizza tutte le informazioni ricevute dal Cliente, in modo da fornire al reparto creativo un punto di riferimento sulla base del quale verranno sviluppate le idee e la comunicazione stessa.

Vengono riassunte qui tutte le notizie relative alla storia dell’Azienda, la sua identità e la sua mission.

Viene fatta poi una dettagliata analisi della concorrenza.

Tutte queste informazioni sono finalizzate alla strategia di marketing, che si vuole mettere in atto e ai risultati di comunicazione che si vogliono raggiungere.

Si individua in seguito il target, ovvero il pubblico a cui il Cliente desidera rivolgersi: aspetto fondamentale per dirigere tutti i mezzi di comunicazione del caso.

Viene poi definito lo stile della comunicazione ovvero la modalità espressiva, il tono che la comunicazione deve assumere per colpire il target scelto.

Insomma, noi di Factory Communication non lasciamo mai nulla al caso.
E i nostri Clienti, quando arrivano da noi disperati perché gli iscritti al loro ultimo evento erano pochi, e sentono il lavoro studiato nei minimi dettagli che faremo per loro, riconoscono la nostra forza e la nostra professionalità.
E si affidano a noi.

Ci piace definirci con una frase: To show to use.

Spesso i Clienti sono abituati al to show ovvero a dare importanza solo al risultato finale. Spesso non considerano nemmeno se quel risultato possa effettivamente essere un risultato di qualità. Tanta carne al fuoco per poi non raggiungere l’obiettivo.

E una volta raggiunto l’obiettivo mi rendo conto di quanto ami fare il mio mestiere e di quanto sia fortunata ad avere l’opportunità di fare ciò, che ho sempre sognato di fare.

Il nostro approccio è diverso. Guarda al risultato. Ma solo con una strategia alle spalle, solo con la consapevolezza di aver fatto il massimo, di aver usato tutti i mezzi adatti al caso, aver studiato le richieste del Cliente nei minimi dettagli.

La nostra storia è fatta di successi, e il nostro miglior successo sono i risultati conseguiti per i nostri Clienti.

Perché la BUONA NOTIZIA è che la macchina, può ripartire, ve lo assicuro.

Vi sono tre tipi di imprese:
Quelle, che determinano gli eventi;
Quelle, che assistono al loro manifestarsi e infine
Quelle, che quando gli eventi si sono manifestati,
si domandano che cosa mai sia accaduto“.
Anonimo

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