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Nella vita come nel lavoro è fondamentale scambiare risultati e non azioni

Nella vita come nel lavoro è fondamentale scambiare risultati e non azioni
Nella vita come nel lavoro è fondamentale scambiare risultati e non azioni

Regola 2: Per avere successo devi migliorare la qualità del tuo scambio

Tempo di lettura: 3 minuti

La regola 2 del libro “Le 10 regole del successo” di Paolo Ruggeri fondatore di OSM Open Source Management recita:

“Per avere successo devi migliorare la qualità del tuo scambio.

E’ giusto che ti dica che in questo articolo affronto un argomento decisamente ostico.

Credo che sia fondamentale analizzare le nostre azioni e quelle dei nostri collaboratori per capire come migliorare il nostro business ed, in alcuni casi, anche le nostre relazioni sociali.

Viviamo in un mondo che si basa sullo scambio ed in questo periodo storico, il blocco della produzione, ha reso ancora più evidente questo fenomeno.

Le relazioni umane, così come i rapporti d’affari, poggiano sul pilastro dello scambio.

Analizzando gli “scambi” in cui è coinvolta una persona, possiamo capire molto del perché la sua vita vada bene o male.

Ed è così che ci sono persone che cercano di avere 10 offrendo 5 o anche meno.

Che cercano di approfittarsi di ogni occasione per “portare a casa del business”.

Che non si preoccupano di quello che fanno agli altri, ma esclusivamente di quello che ottengono.

Queste persone vivono di scambi non equi. La bilancia, secondo loro, deve sempre pesare a loro favore.

Ma una delle certezze che possiamo avere, anche se alcune volte è difficile crederci, è che tutto torna.

Per questo motivo cerco di tenere sempre presente la Legge Buddista di Causa ed Effetto

“Raccogliamo ciò che seminiamo. Ciò che mettiamo nell’universo è ciò che ci torna indietro

Ralph Waldo Emerson, già a fine ottocento, nel suo “Saggio sulla compensazione” sosteneva

“Sarai pagato esattamente per ciò che hai fatto, non di più, non di meno. Nel lavoro e nella vita non puoi imbrogliare. Il ladro ruba a se stesso. Il truffatore imbroglia se stesso.”

Nella vita come nel lavoro è fondamentale scambiare risultati e non azioni.

Riporto un esempio pratico che Paolo Ruggeri scrive nel suo libro “Le 10 regole del successo“.

Un contadino tutte le mattine si alza alle cinque ed inizia ad arare, zappare, seminare etc..

Alcuni mesi dopo si presenta al mercato con la sua cesta di pomodori.

Scambia i pomodori con danaro o altri beni che gli permetteranno di sopravvivere.

Giustamente noi siamo disposti a pagare, solamente se abbiamo in cambio i pomodori.

Tutti noi lo considereremmo bizzarro se si presentasse al mercato, senza pomodori e pretendesse denaro solo per il fatto di aver arato, zappato, seminato etc.

Purtroppo questo avviene ogni giorno in azienda e nelle relazioni con le persone.

Spesse volte vogliono scambiare non il risultato della propria azione ma l’azione stessa.

Esistono collaboratori che pensano che lo stipendio gli sia dovuto solamente per le ore che passano al lavoro, per l’impegno, il titolo di studio, per la posizione che hanno nell’organigramma, ma dove sono i pomodori?

Proviamo ad approfondire questo pensiero analizzando in modo concreto ciò che avviene nelle nostre aziende, ogni giorno.

Alcune volte i nostri collaboratori o fornitori compiono diverse azioni, cioè lavorano, producendo pochi risultati concreti.

Questo scambio diventa negativo per l’impresa che ha bisogno di risultati concreti, tangibili e non di azioni.

Facciamo un esempio pratico di quello che potrebbe avvenire nella mia Agenzia.

Se incarico un collaborate di realizzare il sito internet di un nuovo Cliente che cosa mi aspetto in cambio?

Che dopo aver analizzato tutte le esigenze del cliente ed aver smarcato tutti i dubbi, il collaboratore realizzi nel tempo concordato il sito internet concordato.

Se ci sono problemi durante la fase di realizzazione, il collaboratore deve procedere in autonomia alla risoluzione dei problemi, anche se non ne ha le totali competenze (ad esempio rivolgendosi ad un suo collega).

Se il problema è veramente grande, potrà rivolgersi a me per un consiglio, oppure per trovare insieme una soluzione.

In questo modo ha prodotto un “bene” utile per l’Agenzia e per il cliente.

Diverso è il caso se il collaboratore, alla data di consegna concordata, si presenta dicendomi che ha installato wordpress, che ha fatto il layout, che…che… che… ma il sito non è pronto.

Sostanzialmente mi sta facendo un elenco di azioni compiute, alcune di queste probabilmente complicate o difficili, ma che non hanno prodotto il risultato concordato.

Dove sono i pomodori?

Non solo. Lo scambio deve anche produrre un grande risultato per colui che lo riceve. Deve produrre un grande affare.

Sostanzialmente il Cliente deve ricevere qualcosa in più.

Ad esempio il sito internet concordato ma con una piccola funzionalità in più non prevista.

Questo mi permette di rendere ancora più felice il Cliente, il quale ritiene così di aver fatto un ottimo affare.

E quindi si rivolgerà ancora alla mia Agenzia.

E’ importante tenere in considerazione che esiste sempre un cliente.

Per l’Imprenditore il cliente è il mercato e colui che compra un suo prodotto o servizio.

Per il collaboratore il Cliente è sia l’imprenditore che, in molti casi, anche il cliente finale.

Perché un collaboratore è Imprenditore di se stesso.

Per vincere e raggiungere così i nostri obiettivi personali è fondamentale che entrambi, imprenditore e collaboratore, ascoltino i rispettivi Clienti.

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