Il Business Etico fa crescere le aziende

donna manager di circa 50 anni. La foto è in bianco e nero e la donna ha un foulard viola.

Il Business Etico aiuta le aziende a crescere e a consolidarsi. È l’elemento fondamentale per distinguersi sul mercato e generare valore.

Oggi voglio affrontare un argomento che mi sta molto a cuore. Il Business etico o Spiritual Business.

Il punto di partenza è un articolo estremamente interessante che ho letto questa mattina su Business Insider dal titolo:

La Corporate America manda in soffitta i Chicago Boys: 181 aziende firmano un documento per un ‘Capitalismo migliore’

Riporto due paragrafi che ritengo basilari:

“I grandi gruppi Usa voltano pagina? Sembrerebbe di sì. La priorità delle società e dei suoi amministratori delegati non sono o dovranno essere solo più gli azionisti e il valore delle azioni delle società da loro dirette: le aziende nelle loro decisioni devono considerare anche il benessere dei loro dipendenti, e non solo il perseguire il massimo dei profitti..”

“Gli azionisti, è il nuovo motto, vanno considerati alla pari dei lavoratori, dei clienti, dei fornitori e delle comunità in cui si opera (gli stakeholder).”

Anche le società Americane iniziano a cambiare idea in merito alla distribuzione del valore prodotto dalle aziende.

Condividere il benessere prodotto con coloro che ti hanno aiutato a produrlo, credo che sia un punto fondamentale.

Anche se può sembrare solo un gioco di parole, per fare questo importante giro di boa, dobbiamo eliminare dalla nostra testa, il termine dipendenti e sostituirlo con collaboratori.

Etica Aziendale: le parole hanno pesi e valori ben specifici

Per questo motivo ho effettuato una ricerca sul sito della Treccani.

“-dipendènte [dal part. pres. del verbo dipendere]. – Secondo elemento di composti nominali formati modernamente, avente il sign. di «(persona) che dipende da, che non può fare fisicamente o psichicamente a meno di» quanto designato dal primo elemento del composto: teledipendente, tossicodipendente.”

Dipendere dall’azienda che ti da lavoro, vuol dire mettere la tua vita nelle mani di quell’azienda.

È una questione mentale, prima di tutto. Il tuo futuro dipende dal fatto che tu riesca a mantenerti il tuo lavoro.

Cosa vuol dire essere un DIPENDENTE di un'Azienda?

Apparentemente potrebbe sembrare un punto di forza per l’imprenditore.

Se dipendi da me, darai il massimo in azienda. Quindi sarai disposto a fare qualsiasi cosa pur che io non ti licenzi.

Ed effettivamente è quello che avviene in molte realtà.

Se l’azienda si basa su questo modello è destinata a fallire.

Per il semplice motivo che il dipendente è maggiormente focalizzato a compiacere il datore di valore che non a creare valore per l’azienda stessa.

Quante volte vi è capitato di essere screditato da un collega che voleva farsi bello agli occhi del capo?
Oppure tenere nascosti alcuni errori o mancanze per non “rischiare il posto”?

Che cosa determina questo? Che sarai ancora più focalizzato a difendere il tuo posto, piuttosto che ad impegnarti nello svolgere al meglio il tuo lavoro.

Esiste un secondo aspetto, che ho sentito dire decine di volte dagli amici o da persone conosciute al bar.

“Ma che senso ha che mi faccio il culo in azienda. Che io faccia tanto o poco la mia paga è sempre la stessa”.

Anche questo atteggiamento è devastante per l’azienda.

Deriva sempre dalla stessa radice: “dipendente.”

Gli Imprenditori devono vedere i propri dipendenti come collaboratori

Facciamoci aiutare ancora dalla preziosa Treccani

collaboratóre s. m. (f. -trice) [der. di collaborare]. – Chi lavora insieme con altri per la produzione di qualche cosa, o collabora alla realizzazione, allo sviluppo, alla riuscita di un’attività, di un’iniziativa

Chi lavora insieme con altri per la produzione di qualche cosa.
Capperi questo vuol dire non dipendere dall’azienda, ma lavorare con i colleghi per produrre valore.

Vuol dire:

  • dedicare del tempo per trovare nuove idee e nuove soluzioni per migliorare il prodotto o servizio realizzato dall’azienda;
  • dare il massimo supporto ai clienti se faccio parte del customer care;
  • essere gentile e disponibile se sono un cameriere oppure un addetto alla reception.

Una persona non decide di stare in azienda per i soldi. Ma perché si sente parte di qualcosa. Perché si sente utile.

Se una persona lavora per voi, esclusivamente per la paga, vuol dire che, alla prima occasione, cambierà per una paga migliore.

Se una persona lavora con voi, allo sviluppo di un progetto imprenditoriale, non vi abbandonerà, nemmeno nei momenti difficili dell’azienda.

Per il semplice motivo che si sente parte di quell’azienda. A tal proposito posso portare la mia esperienza personale, dove i miei collaboratori mi sono stati vicini, mi hanno aiutato, anche nei momenti di difficoltà.

Chiaramente “essere parte attiva dell’azienda” non può essere a senso unico ma deve essere win win.

Cosa vuol dire essere COLLABORATORE di un'Azienda?

Cioè entrambi gli attori (imprenditore e collaboratore) devono vincere.

Questo può concretizzarsi in tantissimi modi:

  • Premi ed incentivi, non solo legati alla produttività, ma soprattutto alla fornitura di nuove idee e soluzioni che migliorino uno dei tanti aspetti del ciclo produttivo. Ad esempio, la persone che lavora alla catena di montaggio, sarà stimolato a trovare nuove soluzioni. Non solo per quanto riguarda la velocità di esecuzione, ma anche per quanto concerne la qualità del prodotto finale.
  • Distribuzione tra i collaboratori di parte degli utili aziendali.
  • Realizzazione di programmi di welfare aziendale che aiutino i propri collaborati. Ad esempio alcune aziende sottoscrivono polizze che coprono le spese extra per il medico, oculista, dentista etc.. dei propri collaboratori. Altre hanno realizzato palestra o asilo nido all’interno dell’azienda o nelle immediate vicinanze, etc..

Il comportamento Etico non si ferma ai soli collaboratori ma va oltre.

Business Etico riguarda anche i propri fornitori

Nelle trattative non ha senso ridurre all’osso il costo della fornitura. Va bene trattare per avere un minimo vantaggio.

Approfittarsi di un fornitore in difficoltà per ottenere il massimo sconto, vuol dire, metterlo ancora di più in difficoltà.

Che cosa può succedere? Che quel fornitore lavorerà male, quindi sarà ancora l’azienda committente a farne le spese.

Se un fornitore è in difficoltà e gli diamo una mano, sarà riconoscente per sempre. E quando noi saremo in difficoltà, sarà comunque disposto a lavorare per noi, magari spostandoci i pagamenti per non crearci problemi.

Etica del business e visione Imprenditoriale

Un’Azienda vincente è costituita da persone che credono nella Vision Imprenditoriale
Cosa rende 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 e 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 un’Azienda? Le 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞: Collaboratori interni/esterni, Fornitori, Partner…

Capitali finanziario ed umano sono entrambi fondamentali.
𝐒𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐨, 𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐞 𝐚 𝐛𝐞𝐧 𝐩𝐨𝐜𝐨.

Si evince che 𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 è 𝐥’𝐞𝐥𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧’𝐀𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚.
La condizione fondamentale è che si senta Artefice del successo aziendale.

Mi farebbe molto piacere avere una tua opinione in merito: se sei d’accordo su quanto stai per leggere, oppure se hai una visione totalmente differente.

Partiamo da alcuni punti fondamentali.

Vendiamo prestazioni non prodotti

Anche quando le nostre Aziende vendono tagliaerba, asciugacapelli, serramenti, etc. non vendiamo prodotti, ma vendiamo prestazioni:

  • Tagliaerba: ci aspettiamo che funzioni al meglio e che tagli l’erba del nostro giardino in modo perfetto;
  • Asciugacapelli: non desideriamo certo che ci bruci i capelli alla prima “phonata”, li voliamo setosi, morbidi, lucenti;
  • Serramenti: non devono solo chiudere uno spazio. Devono isolare dal caldo e dal freddo e tenere lontani i rumori.
Ogni volta che facciamo una vendita, facciamo una promessa

Ogni volta che facciamo una vendita, facciamo una promessa

Quando un cliente acquista un nostro prodotto o servizio, sta riponendo la propria fiducia nella nostra Azienda.

“Acquistando questa crema, sembrerai più giovane di 10 anni”

La fase della vendita è semplicemente fantastica.

Da un lato colui che vende.

Disposto a dire qualsiasi cosa.

Dall’altro l’acquirente, che cerca di capire dove sta la fregatura.

Non sono assolutamente un esperto di vendite, mi occupo di altro nella vita.

Negli anni mi sono fatto un’idea ben chiara.

Ho un solo nome ed una sola faccia da spendere sul Mercato.

La mia credibilità è l’unica moneta che posso spendere.

Suoi essere un’Azienda vincente? La promessa va mantenuta

L’Azienda, facendo una vendita, mette in gioco un fattore estremamente importante: la propria credibilità.

È quindi importante che, la prestazione che promettiamo in fase di vendita, venga realmente erogata.

La promessa che abbiamo fatto durante la vendita deve essere mantenuta

Ti è mai capitato di farti ingolosire dalla bellissima fotografia sul packaging di una merendina e poi scoprire che, in realtà, è totalmente differente?

Forse, almeno una volta, ti è successo di prenotare una vacanza in un bellissimo Hotel, per poi scoprire che le stanze sono sporche e totalmente differenti da quelle presenti sul loro sito web.

Oppure hai appena ritirato l’auto dei tuoi sogni, e si ferma dopo aver percorso 500 metri dal concessionario.

In questi esempi, qualcosa non ha funzionato.

Nel primo caso il reparto Marketing si è fatto “prendere la mano” 🙂 = non comprerai più quelle merendine.

Se analizziamo il secondo caso… la persona responsabile delle pulizie non ha svolto con cura il proprio lavoro. = Non andrai più in quel hotel.

Nel terzo caso il responsabile del controllo qualità ha dimenticato qualche procedura. = Parlerai male di quella marca e di quella specifica auto con i tuoi conoscenti.

Questi 3 esempi servono per evidenziare il fatto che, il successo di un’Azienda, dipende da tutte le persone che concorrono alla realizzazione dei suoi prodotti e servizi.

A tenere fede alla famosa promessa concorrono tutti: personale interno, esterno, fornitori, partner etc.

Etica e business: La comunità

Ogni azienda produce, lavora, costruisce, crea all’interno di una comunità. Anche le aziende che erogano servizi prettamente online, fanno parte di una comunità.

È quindi fondamentale restituire alla comunità parte di ciò che abbiamo ottenuto.

Dal punto di vista del marketing e comunicazione, questo tipo di progetti si chiamano CSR o Corporate Social Responsibility e hanno a che fare con la responsabilità sociale d impresa.

Progetti realizzati dall’azienda per creare valore e sostegno alla comunità di cui fa parte.

Sostegno ad Associazione locali che fanno volontariato. Creazione di aree verdi o gioco per i bambini. Sostegno ad eventi locali.. etc.

Le opportunità sono mille.

Etica nel business: Conclusioni

Ritengo che, se vogliamo realizzare aziende di successo, sia responsabilità del Management (Proprietà, Amministratore Delegato, Direttore Generale etc.) rendere partecipi e corresponsabili tutti coloro che fanno parte dell’Azienda. Ovviamente le parole devono trasformarsi in fatti concreti.

Se una persona si trova nello stato mentale del DIPENDENTE userà termini come CAPO e PADRONE. Inevitabilmente penserà:

  • fanno i soldi sulla mia pelle
  • mi pagano una miseria e vanno in giro con le macchine belle
  • per quello che mi pagano, anche se sbaglio a registrare una fattura e non scarico l’IVA chi se ne frega, intanto con tutti i soldi che hanno
  • mi sono dimenticato di controllare il pacco prima della spedizione, se torna indietro pagheranno un’altra spedizione….
  • col cavolo che mi fermo 5 minuti oltre l’orario di lavoro

Se una persona ha questi atteggiamenti nei confronti dell’Azienda, è responsabilità del MANAGEMENT cambiare lo stato in cui vive quella persona, facendola diventare artefice del SUCCESSO dell’Azienda.

A quel punto si sentirà un COLLABORATORE ed il CAPO diventerà REFERENTE, il PADRONE colui che ha la responsabilità di far viaggiare l’Azienda a tutta velocità per creare benessere per tutti.

Il pensiero si trasformerà magicamente in:

  • Cosa posso fare per ottimizzare le tempistiche sul lavoro?
  • Come posso migliorare i processi produttivi?
  • Quale contributo posso dare all’Azienda affinché tutto funzioni al meglio?
  • Non vado a casa fino a quando non ho terminato questo lavoro

Alcune utili domande

  • Voglio essere Capo oppure Referente?
  • Voglio dipendere dall’Azienda, oppure contribuire al suo successo?
  • Sono consapevole del fatto che, se non svolgo al meglio il mio lavoro, l’Azienda potrebbe avere dei problemi e domani, di conseguenza, il mio “posto sicuro” potrebbe non essere più tanto sicuro?

Spero che questa breve riflessione ti abbia fornito qualche utile spunto.

A parte tutti gli aspetti organizzativi e di business esiste un motivo ancora più grande per cambiare il nostro approccio al Business.

La Legge Buddista di Causa ed Effetto “Raccogli ciò che semini. Ciò che mettiamo nell’universo è ciò che ci torna indietro“.

Ti auguro una fantastica giornata

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